Bando INFN



scadenza 27.11.2025 32 Tirocini presso il Quirinale Tenuta di Castel Porziano
Il bando è gestito dalla CRUI e è visibile nella pagina dedicata al link
Abbiamo anche pubblicato una news sul sito placement: https://placement.uniroma2.it/category/news/


Grazie alla cattedra di Endocrinologia e malattie del metabolismo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, si illumina il palazzo del Rettorato dell’Ateneo da oggi 10 novembre e fino al 18 novembre per sensibilizzare e prevenire la patologia diabetica.
Il 14 novembre ricorre la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). È stata scelta questa data poiché è il giorno in cui è nato Frederick Banting, che, insieme al suo allievo Charles Best, scoprì l’insulina, cambiando la storia di questa patologia. Il diabete mellito è stato la prima pandemia riconosciuta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) senza un agente trasmissibile.
In questa importante data, l’Università di Roma Tor Vergata si unisce alla campagna globale di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza e coscienza della patologia diabetica e far comprendere l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. La facciata del Rettorato è illuminata con il logo ufficiale della Giornata Mondiale del Diabete, un cerchio blu, gesto simbolico organizzato da Davide Lauro, ordinario di Endocrinologia presso l’Università di Roma Tor Vergata, insieme a Marco Re, ingegnere, professore di Elettronica digitale e delegato e delegato del rettore alla pianificazione e gestione delle attività del Centro Multimediale di Ateneo e a Aikaterini Andreadi, giovane ricercatrice di Endocrinologia.
“L’illuminazione del Rettorato – spiega il prof. Lauro – rappresenta simbolicamente l’impegno della nostra Università, non solo nella ricerca, nella diagnosi e nella cura, ma anche nella promozione di una consapevolezza sociale presso la popolazione, fondamentale per attuare quelle strategie d’intervento e di prevenzione che possano avere un impatto reale sulla diffusione dell’epidemia”. “Sensibilizzare i giovani e la comunità – conclude il docente – è fondamentale, perché molte persone non sanno di essere a rischio per la patologia diabetica, e molte altre hanno questa malattia senza avere la diagnosi. La conoscenza è il primo passo verso la prevenzione”.
Con questa iniziativa, l’Università di Roma Tor Vergata si impegna a contribuire attivamente alla diffusione di informazioni essenziali per una corretta prevenzione e gestione della patologia diabetica, coinvolgendo la società in un percorso di maggiore consapevolezza. Dal 10 al 18 novembre, tutta la comunità accademica, con i docenti, gli studenti, il personale tecnico-amministrativo bibliotecario e i cittadini, può vedere l’illuminazione con il simbolo della Giornata Mondiale del Diabete al Rettorato dell’Ateneo.

Una collaborazione tra ricercatori delle Università di Roma Tor Vergata e Sapienza ha portato allo sviluppo di una nuova e promettente tecnologia che combina la nanotecnologia del DNA con la precisione degli anticorpi, le molecole naturali che riconoscono specifici bersagli. Lo studio è pubblicato sul Journal of the American Chemical Society (JACS)

Alla base di questa tecnologia ci sono strutture chiamate nanostelle di DNA, molecole di DNA sintetico progettate in laboratorio con quattro bracci. Tre terminano con sequenze adesive che permettono alle nanostelle di riconoscersi e agganciarsi tra loro in modo controllato. Il quarto braccio è invece modificato con un antigene, cioè una porzione molecolare riconosciuta in modo specifico da un anticorpo.
Quando è presente l’anticorpo corretto, questo si lega agli antigeni di nanostelle diverse e funziona come un ponte molecolare, collegandole tra loro e facendo nascere i micro-compartimenti sferici. È proprio la presenza dell’anticorpo a “decidere” quando questi compartimenti si formano, si dissolvono o si riformano: per questo il sistema è programmabile. Variando tipo e quantità di anticorpo, i ricercatori possono controllare in modo preciso il comportamento del sistema.
La parte innovativa di questo lavoro consiste nel dimostrare che DNA e anticorpi possono essere usati insieme come elementi costruttivi per creare micro-strutture dinamiche che riproducono artificialmente una logica tipica dei sistemi biologici: formare ambienti interni altamente regolati in risposta a un segnale specifico. Questo meccanismo è alla base dell’organizzazione cellulare naturale e rappresenta uno dei tratti più complessi da imitare in laboratorio.
“Questa scoperta apre porte a possibilità entusiasmanti. La capacità dei micro-compartimenti di formarsi in risposta a molecole specifiche, per esempio, potrebbe essere utilizzata per rilevare marcatori biologici, permettendo nuovi strumenti diagnostici,” afferma Erica Del Grosso, ricercatrice principale del progetto e professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze e tecnologie chimiche dell’Università di Roma Tor Vergata”.
“I nostri micro-compartimenti ibridi anticorpo-DNA sono come un ponte tra biologia e tecnologia,” conferma Francesco Ricci, ricercatore principale del progetto e professore ordinario presso lo stesso Dipartimento, “Non sono solo stabili e precisi, ma programmabili, fornendo un modo per creare strutture artificiali simili a cellule e sostenere a ricerca di nuovi biomateriali.”
“Unire DNA e anticorpi è come costruire un ponte tra due mondi: scoprire come queste molecole interagiscono e collaborano apre nuove prospettive e rende la ricerca che faccio sempre più stimolante”. Aggiunge Sara Scalia, primo autore dell’articolo e dottoranda presso il gruppo guidato dal Prof. Francesco Ricci.
“Dal punto di vista teorico siamo riusciti a sviluppare un modello che ha permesso di spiegare l’origine dei micro-compartimenti e di prevederne il comportamento” conclude Lorenzo Rovigatti, professore di fisica della materia teorica presso la Sapienza Università di Roma, “un passo importante verso lo sviluppo di applicazioni in ambito biomedico e della scienza dei materiali.”
Il progetto è stato sostenuto dal Consiglio europeo per la ricerca (ERC), dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC), dal Ministero dell’Università e della ricerca (MUR) e da NextGenerationEU – Missione 4, Componente 2.


Prossimo appuntamento: 22 ottobre ore 18:00 con la direzione di Gabriele Bonolis, Orchestra Roma Sinfonietta, solisti: Costanza Principe, Andrea di Mario e D. Shostakovich
Per maggiori informazioni:
Tel. 06 3236104
email info@romasinfonietta.it
www.romasinfonietta.it
Facebook: romasinfonietta2

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